martedì 27 ottobre 2009

SAN PIETRO


Riceviamo dall'ASAC e pubblichiamo volentieri, senza nessun commento, la lettera che riportiamo sotto. Così faremo con chiunque ci chiederà, civilmente, di far sentire la propria voce.
La redazione



Inaugurazioni in San Pietro
Domenica 11 ottobre, con l’inaugurazione in San Pietro di una mostra di opere pittoriche del XVII e XVIII sec. si è di fatto ufficializzata, in presenza di Provincia e Regione, la nascita di una nuova associazione “Amici di San Pietro”; la nostra Amministrazione, autocompiaciuta della sistemazione della pavimentazione e delle fonti di luce dell’edificio, si è dimenticata di ricordare il percorso faticoso che si è fatto negli anni per dare dignità e valore a questo monumento prezioso e che ha visto l’ASAC protagonista di tutti gli interventi che si sono resi necessari per il suo recupero e per la sua valorizzazione. E a proposito di dare alla nostra Chiesa la sua giusta collocazione vorremmo ricordare un evento che molti hanno rimosso. Nel 1997 la Chiesa di San Pietro, a seguito di un segnalazione di un socio ASAC, è stata scelta dalla Regione Piemonte per ospitare un concerto nell’ambito della manifestazione “Il canto delle pietre”. I tecnici mandati dalla Regione, per l’illuminazione del Ricetto e per l’allestimento dello spettacolo, hanno fatto un lavoro magnifico e quella sera i Carpignanesi e i nostri amministratori si sono resi conto di quale patrimonio avevano fino ad allora trascurato. Questo anni fa, poi le cose sono cambiate, si è accresciuta la consapevolezza di quanto sia importante conservare il nostro patrimonio artistico e culturale tanto che pochi giorni prima dell’inaugurazione della mostra dell’undici ottobre, come si è già detto, è stata fondata una nuova associazione “Amici di San Pietro”, ma alla riunione fondativa non è stata invitata l’unica associazione che da diversi decenni si occupa del San Pietro e più in generale della tutela dell’intero Ricetto. La memoria storica della nostra associazione e le competenze che abbiamo acquisito in questi anni potevano essere utili per un percorso di buona gestione e conservazione del bene, percepiamo invece una specie di desiderio di cancellare quello che abbiamo fatto, tanto che la targa, che era stata apposta sotto gli affreschi dell’Annunciazione fatti restaurare dalla nostra associazione con un contributo in denaro e impegno, è scomparsa e il nome della nostra associazione non risulta neppure tra quelli degli sponsor nelle scritte poste accanto all’ingresso. Tornando alla domenica sopracitata, abbiamo ritenuto importante allestire, nello studio di un nostro socio, posto accanto a San Pietro, una mostra che ripercorresse le fasi di contatto tra la Soprintendenza e il Comune per la salvaguardia e l’acquisizione del bene, sottolineando il ruolo centrale che la nostra Associazione ha sempre ricoperto, anche nelle trattative con i proprietari dell’immobile, una mostra che presentava i rilievi dell’edificio, le ipotesi di trasformazione dello stesso nel corso dei secoli, eseguiti dal socio Arch, Fiori Salvatore, le foto degli interventi di restauro delle strutture . Questa mostra, a detta di molti che l’hanno visitata, avrebbe dovuto trovare la sua giusta collocazione in San Pietro, purtroppo ancora una volta, e lo diciamo con rammarico, è prevalsa una ingiustificabile faziosità che rivela anche la volontà, ormai palese, di impedire alla nostra associazione di svolgere quelle attività che hanno dato valore in tutti questi anni alla nostra Chiesa e al Ricetto.
ASAC

7 commenti:

Anonymous ha detto...

La chiesa di San pietro , e' un edificio semplicemente stupefacente , carpignano puo' considerarsi fortunato ad avere un simile monumento storico, tutti dobbiamo ringraziare chi , anche per competenze sue proprie , ha salvato e ripristinato nel limite del possibile una tale opera medievale , certo , io sono del parere a questo punto visto l'importanza del mahufatto , sia adibito a grandi eventi , mostre di un certo livello , concerti e recite poetiche, insomma io non la darei a "CANI E PORCI" . firm. cattolicoebasta

Anonymous ha detto...

Una cosa vorrei dire agli amici del San Pietro. si, belli i muri e le immagini , ma siamo sicuri che chi ha fatto questa chiesa e dipinto quei muri ci volesse lasciare solo delle emozioni visive? o piuttosto lasciarci qualcosa che quei muri possono solo testimoniare ma mai vivere? Sta a noi fare vivere quei profondi sentimenti di fede che allora dominavano le genti di questo borgo , che ci rimane di tutto questo a noi uomini e donne del terzo millennio?
mah! ho l'impressione che i millenni trascorrano invano e lascino solo dei segni di colori ad olio , e poi nella scelta decisiva si inneggi a "barabba". con affetto , cattolicoebasta

Anonymous ha detto...

Una cosa vorrei aggiungere a quanto già detto: Vi invito a visitare il Sito del Comune di Carpignano alla voce "I testi di Carpignano", si citano solo tre testi che io considero minori editi dalla Pro Loco.
Non ho più 20 anni ma a suo tempo mi ricordo che molto di quello che ho imparato sul paese in cui vivo l'ho imparato da una serie di pubblicazioni edite dall'ASAC e da alcune persone legate ad essa.
Mi chiedo:
- Come mai in questo paese ci si bea di avere un così gran numero di associazioni e poi si dimentica l'operato svolto dalle medesime?
- Come mai le associazioni di questo paese hanno più una funzione politica che non una funzione fine all'associazione stessa?
- Gli Amici del San Pietro cosa vogliono fare che già non faccia l'ASAC che per natura è dedita recupero di quanto c'è di storico ed archeologico sul territorio e che mi sembra sia più che qualificata a svolgere questo compito.
- Perchè il Comune di Carpignano si è dimenticato dell'esistenza di queste pubblicazioni: mi risulta difficile dimenticarsi di tale materiale a meno che non ci sia dietro solo il becero interesse politico? (Signor Sindaco e signori della giunta in questo modo non fa l'interesse del territorio ma si sputa su risorse vive e vitali).
Non voglio dilungarmi oltre ed in ultima analisi chiedo a tutti se è il caso di continuare a fondare Associazioni che non hanno nessun fine se non quello di frammentare le risorse e le energie che potrebbero essere meglio spese all'interno di associazioni di più ampio respiro, associazioni che, come la Pro Loco stessa, hanno attraversato, negli ultimi anni, lunghi periodi di crisi.
Un abbraccio...

Anonymous ha detto...

domenica 15-11 vado a messa , cosa vedo in piazza ? un gazebo dei legoti, chissa'mi chiedo chissà cosa vogliono , sbircio da lontano (ho paura di contaminarmi)vedo che era il clan di barabba che raccoglieva le firme per tenere il Cristo in Croce! scusate ma anche stavolta non mi va di ridere , C&B

Salvatore Fiori ha detto...

Un mio amico milanese, cantautore di successo, mi disse una volta una frase, ovvia e banale fin che si vuole, ma che rivela la costante attualità di uno dei peggiori difetti umani: "gli amici si vedono nel momento del bisogno e non nei momenti di gloria". Ebbene, tra gli "Amici del San Pietro", non ne ho trovato uno, dico una sola persona, che si è fatto vivo quando l'edificio fatiscente e cadente del S. Pietro aveva bisogno di progetti, appelli pubblici, sensibilizzazione,soldi, raccolta di firme, sollecitazioni ai politici ed ai funzionari, richiesta di contributi, lavoro manuale di ogni tipo. NESSUNO! Giuro, spulciati uno a uno i nomi, nemmeno uno di questi sedicenti amici. Adesso che il S. Pietro è bello, risanato e radioso sono tutti in fregole, eccitati forse dall'unico obiettivo che sta loro a cuore: fare un bel gitone a Cluny, nel 2010, col cestino della merenda e il salam dla duja.Naturalmente con foto ricordo obbligatoria!

Anonymous ha detto...

a salvatò nisciuno è profeta in patria , ahahahah ti capisco , non c'ero nemmeno io fisicamente , spiritualmente si , bhè mei che gnenti! c&b

i carpignanesi di buona volontá ha detto...

cari amici dell'Asac, vi voglio solo dare un consiglio: non preoccupatevi di quelli che si mettono in mostra coperti di medaglie nei momenti di gloria e si sottraggono alle resposabilitá nei momenti di difficoltá. non importa se adesso cercano di impadronirsi dei vostri meriti. é nel loro stile.
i carpignanesi sanno chi ringraziare per il restauro del S. Pietro e questo é quel che conta.
possono inventare tutte le associazioni che vogliono, ma noi lo sappiamo.............lo sappiamo!