sabato 17 novembre 2012

TRIBUNA NOVARESE DEL 16/11/2012


A PAGARE SIAMO SEMPRE NOI

Non siamo un comune virtuoso. La Corte dei Conti ci ha inseriti tra i 9 comuni della Regione Piemonte che non hanno mantenuto i bilanci in ordine.
Perché?
Perché la spesa per il personale del Comune di Carpignano Sesia è superiore a quella del 2004 contro le disposizioni di legge che ci obbligavano a risparmiare.
Come si giustificano i nostri amministratori?
Dicendo che tale aumento si è verificato a causa della nostra adesione all’Unione Bassa Sesia.
 Ma l’Unione non doveva farci risparmiare?
Infatti la Corte dei Conti non vuole sentire ragioni e invita l’Ente a “porre in essere idonei correttivi per ricondurre le spese del personale entro i termini stabiliti”. La Corte dei Conti inoltre invita l’Amministrazione a comunicare al Consiglio quanto è stato deliberato, ma fino ad oggi questo non si è verificato.
Eppure la sentenza è del 18 aprile 2012 e da allora si sono svolti ben 6 Consigli Comunali. .
Non vorremmo trovare sempre cose che non vanno nell’Amministrazione del nostro Comune, ma purtroppo occorre dirlo: non ne fanno una giusta.
Facciamo due esempi.
 
Nel 2003 il nostro Comune riceve dalla Regione dei fondi per la realizzazione di piste ciclabili e ovviamente, l’Amministrazione adatta le risorse ad altre esigenze; visto che servivano dei marciapiedi in via Torino (e piuttosto che di marciapiedi era meglio parlare di banchine) ecco che si utilizzano i fondi per realizzare un ibrido che sta tra il marciapiedi e la pista di ciclo cross.
 Se vi siete avventurati in bicicletta fino alla rotonda, percorrendo la cosiddetta pista ciclabile, sarete arrivati con il mal di testa per il continuo sali-scendi a cui siete stati sottoposti.
Ora pare che a causa del passaggio dei camions sulla pista (come può un camion passare sul marciapiedi nel senso della lunghezza?) si sono verificati dei cedimenti e quindi dovranno essere spesi 13.500,00 euro per la loro sistemazione; di questi: 5.000,00 saranno pagati dalla ditta che li ha realizzati e 8.500,00 dal Comune.
Intanto ci chiediamo: se l’intervento è stato eseguito come da progetto perché deve pagare la ditta che lo ha fatto nel modo stabilito? Se invece il capitolato prevedeva l’uso di altri materiali la colpa è della ditta ma anche di chi non ha sorvegliato i lavori durante la loro realizzazione.
Nell'uno e nell'altro caso non è il Comune (e quindi noi) che deve pagare, come invece vogliono fare i nostri amministratori.
Non riusciamo mai a capire perché in tutti gli interventi comunali ci sia sempre qualcosa che non quadra e comunque sono sempre i cittadini che, attraverso le imposte, devono porre rimedio agli sbagli altrui: sarebbe ora che pagassero coloro che lo sbaglio lo hanno fatto.
 
Ultimo ma non ultimo è il servizio di erogazione di acqua microfiltrata, ottenuto dal Comune con una convenzione con la ditta Botany di Biella.
Questo dovrebbe essere un servizio a bassissimo costo; peccato che il cittadino andrà a pagare quest’acqua due volte: una con la tessera annua di 10€ (e il costo per litro), l’altra la pagherà il Comune con i nostri soldi. Anche altri comuni si sono dotati di questo servizio.
Facciamo un confronto:
CARPIGNANO
1. Incarico diretto senza gara d’appalto
2. Presenza di tessere prepagate (10 euro)
3. Costo acqua: paga Comune Costo energia: paga Comune
4. Controllo periodico: paga Comune
5. Manutenzione area esterna: paga Comune
6. Incasso vendita acqua: tutto alla Ditta erogatrice
7. Convenzione 10 anni senza possibilità di risoluzione da parte del Comune.
ALTRI COMUNI
1. Selezionate diverse candidature
2. Nessuna tessera
3. Paga la Ditta erogatrice
4. Paga la Ditta erogatrice
5. Paga la Ditta erogatrice
6. Paga la Ditta erogatrice .Una piccola percentuale spesso va al Comune
7. Convenzione di 6 anni con facoltà di risoluzione da parte del Comune, senza onere a carico del Comune stesso.
Come al solito, benché meritevole come intervento, sembra si faccia di tutto per trovare le soluzioni più onerose per i cittadini carpignanesi.
Così non saremo mai tra i Comuni virtuosi. Chissà quando ci cancelleranno dalla lista nera?