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venerdì 9 ottobre 2009

Risposta Unione

Carpignano Sesia, 14 luglio 2009

Al Sindaco del Comune di Carpignano Sesia P.zza Volontari della Libertà, 4 28064 Carpignano Sesia

E, p.c. Al Presidente dell’Unione Bassa Sesia P.zza Volontari della Libertà, 4 28064 Carpignano Sesia



Oggetto: Consiglio Unione Bassa Sesia



Ringraziamo il sindaco di Carpignano per la sollecita risposta alla richiesta firmata congiuntamente dai due capigruppo delle opposizioni. Dobbiamo però rimarcare che riteniamo la stessa non soddisfacente, pur consci che, quando si entra nel campo delle interpretazioni le discussioni possono essere molto articolate. Riteniamo però che l’interpretazione data dal Ministero dell’Interno debba prevalere; il Ministero con parere del 4/6/2004 parla testualmente di: ‘’…rispetto del principio della partecipazione delle minoranze presenti all’interno dei singoli consigli comunali…’’ e non della minoranza. Analogamente l’art. 32 del D. Lgs n. 267/2000. Quanto da Lei affermato (cioè che la rappresentatività non debba essere garantita a tutte le minoranze) rispecchia quindi una sua interpretazione della legge.
La ratio della legge, secondo noi, è proprio quella di garantire a tutti i gruppi consiliari la partecipazione al Consiglio dell’Unione, se è vero che i singoli Comuni hanno trasferito all’Unione alcuni servizi prima gestiti dai Comuni stessi. Il non permettere ad alcuni gruppi consiliari di partecipare al Consiglio dell’Unione, significa che essi non potranno avere voce in capitolo su una serie di servizi che riguardano i cittadini del proprio Comune, cittadini che quindi non saranno rappresentati in quella sede. Si tratta proprio dell’esatto contrario del principio di democrazia rappresentativa che la legge vuole promuovere e questo assume ancor più rilevanza in una situazione come quella che si è venuta a creare nel nostro Comune a seguito delle ultime elezioni dove la maggioranza è tale solo grazie al sistema maggioritario avendo ottenuto il 48% dei suffragi, mentre, complessivamente, le minoranze rappresentano il 52%.
D’altra parte abbiamo già evidenziato nella nostra del 27 u.s. che il Ministero dell’Interno ha prospettato una linea interpretativa, condivisa dal Consiglio di Stato, secondo cui il limite numerico massimo previsto dall’ art. 37 del D. Lgs n. 267/2000 può eventualmente anche essere superato quando ciò sia necessario al fine di garantire la partecipazione delle minoranze e ciò a rafforzamento di quanto detto sopra. Tale parere è stato espresso con riguardo alle Comunità Montane, ma citando le stesse parole usate dal Ministero dell’Interno (parere del 4/6/2004) ‘’La descritta soluzione…è elaborata con specifico riferimento alla Comunità Montane, ma le argomentazioni possono trovare applicazione anche con riferimento alle Unioni, ove si consideri l’identità di disciplina prevista per le une e per le altre ai sensi del combinato disposto degli artt. 28 comma 7 e 32 comma 5 del T.U.O.E.L., tanto più che le Comunità Montane sono espressamente qualificate dalla legislazione statale (art. 27) ‘’Unioni’’ seppure con peculiarità specifiche ed esclusive.’’


In ultimo vogliamo sottolineare che stiamo discutendo di un diritto (la tutela delle minoranze) stabilito dalla legge e non di materia di competenza di un organo collegiale. Per tale ragione riteniamo corretto sottoporre l’argomento all’attenzione del Consiglio dell’Unione Bassa Sesia, ma tale organo non è competente a deliberare in proposito, non potendo in nessun caso fare altro che adeguarsi alle norme di legge e non certo darne un’interpretazione ‘’autentica’’
Per quanto sopra ribadiamo quanto da noi affermato e richiesto con nostra del 27/6/2009.
Cordiali saluti.


Il Capogruppo Lista Galdini Il capogruppo Vivere Carpignano Mario Galdini Michele Pescio

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mercoledì 7 ottobre 2009

Consiglio Unione Bassa Sesia

Carpignano Sesia, 27 giugno 2009
Al Presidente dell’Unione Bassa Sesia P.zza Volontari della Libertà, 4 28064 Carpignano Sesia
Al Sindaco del Comune di Carpignano Sesia P.zza Volontari della Libertà, 4 28064 Carpignano Sesia

Oggetto: Consiglio Unione Bassa Sesia

L’art. 13 dello Statuto dell’Unione Bassa Sesia prevede, al comma 4 ‘’Ciascun Consiglio Comunale provvede ad eleggere i propri rappresentanti tra i propri componenti a scrutinio segreto con il sistema del voto limitato. Deve essere assicurata la rappresentanza delle minoranze consiliari. ‘’
La tutela delle minoranze e non della minoranza non è un refuso, come erroneamente sostenuto in Consiglio dal Sindaco, ma riprende testualmente l’art. 32 del Decreto Legislativo 18/8/2000 n. 267 ripetendo addirittura le stesse parole.
La tutela delle minoranze consiliari degli enti componenti è una norma di principio negli enti di secondo grado più volte affermata. Così si è espresso il Ministero dell’Interno con circolare n. 10/2000 dell’8/11/2000. Tale principio è stato fortemente sostenuto dal Ministero fino ad affermare che il limite numerico massimo stabilito per l’organo assembleare può essere superato in eccesso negli stretti limiti in cui ciò si rende necessario per assicurare la partecipazione delle minoranze consiliari negli enti componenti; quindi si è ritenuto che la soglia numerica di cui al comma 5 art 32 TUEELL arrivi, per così dire, dopo la tutela delle minoranze. Tale soluzione garantisce nel modo più adeguato il rispetto del principio della partecipazione delle minoranze presenti all’interno dei singoli consigli comunali espressamente richiesto dalla legge (in tal senso si è espresso il Ministero dell’Interno il 4 giugno 2004). Questo indirizzo è stato condiviso dal Consiglio di Stato (sez. 1 n. 1506/02 del 29/1/2003) diramato con circolare del Ministero dell’Interno n. 8/2003 dell’8/5/2003.
La presenza di due gruppi consiliari di minoranza nel Comune di Carpignano Sesia impone dunque la nomina di due rappresentanti (uno per minoranza) in seno al Consiglio dell’Unione Bassa Sesia. Appare dunque del tutto ingiustificabile alla luce di quanto stabilito dalla legge, la chiusura, emersa in Consiglio, verso le giuste pretese delle minoranze e stride fortemente con le condivisibili affermazioni del sindaco, nella stessa seduta, volte ad affermare il principio di collaborazione con le minoranze; la prima occasione di far seguire alle parole i fatti non è stata colta; confidiamo comunque nel futuro!
Chiediamo al Presidente dell’Unione di tutelare, come richiesto della legge, la rappresentanza delle minoranze presenti nel Consiglio Comunale di Carpignano, riservandoci, in difetto di far valere, nei modi stabiliti dalla legge stessa, un principio fondamentale in democrazia.

martedì 6 ottobre 2009

CONSIGLIO DELL'UNIONE BASSA SESIA DEL 30/9/2009

Terzo Consiglio.
Presenti 11 consiglieri più il presidente (Bonenti Giacomo) oltre al dott. Brera e alla dr.ssa Dessilani.
CONSIGLIO DELL’UNIONE DEL 30/9/2009
1. Equilibri di Bilancio
Vengono evidenziate alcune voci che hanno subito variazioni rispetto alla previsione, il tutto corredato da una tabella esplicativa.
Tra queste voci indichiamo: personale (suddiviso tra i vari servizi) variazione in aumento di 14.300 euro (pareggia con entrate); l’avanzo di amministrazione del 2008 è pari a 49.000,00 euro di cui 11 vincolati e 38 liberi. La maggior parte degli stanziamenti di bilancio è destinata all’amministrazione generale (69% degli stanziamenti) e alle funzioni di polizia locale(16%), in minor misura istruzione pubblica (4,4%), viabilità e trasporti (5,3%) e territorio e ambiente (4,8%).
523.000,00 euro di entrate ancora da accertare, le spese sono quasi tutte impegnate (1091 su 1278).
2. Questione Telecom di cui si è già parlato in un precedente Consiglio: è stata richiesta una perizia del Tribunale sugli impianti.
3. Rappresentatività all’interno del Consiglio dell’Unione
Durante il Consiglio Comunale di Carpignano si è pervenuti ad una mozione approvata all’unanimità relativa alla rappresentatività di Carpignano, inferiore al dovuto. Ci vuole una rappresentanza più vicina alla realtà del Consiglio Comunale. I due membri di Mandello, uscito dall’Unione, potrebbero essere attribuiti a Carpignano, non sufficientemente rappresentato (3 consiglieri+il sindaco; per es. Casaleggio-900 abitanti ha 2 consiglieri+il sindaco). Carpignano rappresenta il 50% della popolazione dell’Unione e teoricamente avrebbe diritto a 8 consiglieri. Se ne chiedono solo 5 (2 in più di quelli a cui ha attualmente diritto). Il tutto è nato da una richiesta delle minoranze di Carpignano che reclamano una maggiore rappresentatività (come richiesto dalla legge e dallo statuto dell’Unione). Fin qui la mozione del Consigliere Rinaldi.
Si apre il dibattito. Si dice che la questione dovrebbe essere discussa in termini di equilibri all’interno del consiglio comunale. Altro era il discorso della rappresentatività delle minoranze. Il sindaco di Casaleggio dice che Casaleggio è il secondo Comune e quindi vuole un consigliere in più. Il sindaco di Sillavengo sostiene che non bisogna coprire i posti lasciati vacanti da Mandello, perché se entrerà qualcun altro nell’Unione si porrà di nuovo un problema di posti in Consiglio. Il sindaco di Landiona sottolinea che è cambiato lo scenario; il problema che si pone è politico e va discusso in sede politica per vedere se c’è la disponibilità ad affrontarlo diversamente. Lui è disponibile a fare una riflessione per creare una situazione di governabilità più positiva uscendo dalla sofferenza che c’è nel Comune di Carpignano. A questo punto la discussione si perde mischiando rappresentatività delle minoranze e rappresentanza di Carpignano ed emerge chiaramente che Casaleggio e Sillavengo sono contrari ad aumentare il numero di consiglieri di Carpignano, Landiona sembra favorevole, Castellazzo non si esprime.
La seduta viene sospesa. Durante la sospensione viene data la parola al consigliere di Carpignano Michele Pescio, il quale cerca di separare i due aspetti. 1 La rappresentanza di Carpignano (che dovrebbe essere più nutrita in relazione al peso che il paese ha nell’Unione). In sede di costituzione della stessa, per permettere a tutte le forze dei vari paesi di essere rappresentate, Carpignano ha rinunciato alla rappresentanza numerica che gli competeva; nel nuovo scenario (1 comune in meno) la cosa può essere ridiscussa (facciamo presente che ora i consiglieri sono stati ridotti a 14 dai 16 precedenti). Su questo può deliberare l’Unione e per questa ragione è questa e non altra la mozione portata da Carpignano. 2 Altra questione, non meno rilevante è quella della tutela delle minoranze, che è un diritto stabilito dalla legge e non di materia di competenza di un organo collegiale. (Vengono richiamati i principi stabiliti nelle nostre lettere del 27/6 e 14/7 che si allegano per completezza).
Si riapre il consiglio. Il sindaco di Casaleggio si irrigidisce ulteriormente ed annuncia, a fronte di altri che sembrano manifestare un parere positivo, voto contrario dicendo che per le variazioni di Statuto ci vuole la ratifica in sede di Consiglio Comunale e lui lo porterà al suo con parere negativo. Il sindaco di Castellazzo dice che abbiamo un numero massimo di 16 consiglieri e all’interno di questo bisogna esprimere un certo numero di Comuni. Non ha pregiudiziali, ma vuole capire se ci sono altre minoranze. Sillavengo dice che l’istanza è da respingere perché non è il modo di affrontare il problema delle minoranze. Cristiana Valmacco-consigliere di minoranza di Landiona, favorevole-rivedere il discorso Statuto. Il sindaco di Casaleggio vuole sindacare su quello che è stato fatto nel Consiglio di Carpignano e il Presidente risponde che non è la sede per entrare nel merito di questo; gli viene detto che Carpignano ha già avuto molto (Presidente, sede dell’Unione…), lui si dice disposto a dare le dimissioni da Presidente se vengono dati, come di diritto 8 consiglieri a Carpignano; la discussione degenera fino a far temere al Presidente che si voglia sciogliere l’Unione (timore secondo noi esagerato nel contesto ndr).
Il segretario dice che è necessario che qualcuno proponga di rivedere lo Statuto per procedere a votazione, in caso contrario si potrà concludere senza votazione. Il sindaco di Landiona ripropone la sua tesi: verificare se esiste percorribilità politica. Conclude il Presidente decidendo di non decidere: ‘’parliamone, facciamo una riflessione e poi ridiscuteremo…’’. Niente di nuovo sotto il sole.

domenica 4 ottobre 2009

CONSIGLIO DELL’UNIONE BASSA SESIA DEL 23 LUGLIO 2009
Il 23 u.s. si è svolto il secondo consiglio dell’Unione post elezioni. Tre i punti all’ordine del giorno:
1. Linee programmatiche ex art. 16 comma 5 dello Statuto
Tutto il discorso è stato incentrato sui costi che sono diminuiti:
1 segretario anziché 4 com’era prima dell’Unione, per di più al 58% con il 425 di Biandrate
Polizia locale da incrementare (5 anziché i 4 attuali; peraltro 1 pensionamento nell’anno)
Ufficio tecnico: intercambiabilità tra i 2 uffici (dipendenti da 7 del 2004 a 4)
Scuolabus confermato con 1 dip. E 1 contratto d’appalto
Migliorare il servizio di ragioneria e i servizi informatici
Contribuzione dei Comuni invariata da 4 anni a 63 euro pro capite (2004: 81 euro)
Dipendenti da 30 del 2004 a 24; spese per il personale da 1067 del 2004 a 864 del 2008)
Obiettivo per il prossimo quinquennio non più riduzione costi, ma miglioramento servizi
Il sindaco di Landiona ha proposto di istituire un nucleo di valutazione per razionalizzare; il segretario risponde che da regolamento il nucleo è costituito dai sindaci e da un membro esterno, mentre secondo lui dovrebbe essere costituito esclusivamente da tre esterni. Il discorso si perde e si passa al punto successivo.
2. Variazioni allo Statuto dell’Unione
Il Presidente accenna alla questione sollevata dalle minoranze di Carpignano relativa alla loro rappresentanza nel Consiglio dell’Unione, dicendo che in via di principio è condivisibile, ma che si preferisce dibattere prima la questione in consiglio comunale.
In seguito all’uscita dall’unione di Mandello, si decide di ridurre i membri del consiglio a 14 (variato art. 13). Viene aggiunto un 6 comma all’art. 9 che prevede in caso di recesso di un Comune di ridurre il numero di consiglieri del numero attribuito a detto Comune recedente.
Unanimità.
3. Nomina della commissione edilizia.
Pur non essendo la stessa più prevista, si provvede comunque alla sua nomina confermando i membri precedenti, salvo l’avvocato, non più disponibile, quindi arch. Lora, ing. Gozzi, geom. Fornara, Rinaldo Pescio, De Zan(?) . Sembra di capire che i compiti restano quelli stabiliti dal vecchio ordinamento.
Unanimità.
Consiglio dell’Unione del 2 luglio 2009
Ci si è attenuti ai punti all’ordine del giorno.
1. Elezione del Presidente dell’Unione SSS Su proposta del sindaco di Castellazzo è stato eletto il sindaco di Carpignano con 12 voti favorevoli e 1 astenuto (consigliere di Landiona).
2. Variazione bilancio di previsione 2009.
Le variazioni (di modesto importo) riguardano diversi aspetti: - polizza di responsabilità civile patrimoniale degli amministratori (0ra 15.000,00 euro ex 12.500,00) suddivisa sui Comuni che girano le quote sull’Unione. Sarà variato il capitolo di spesa con corrispondente entrata a carico dei Comuni. La questione è stata affidata a un broker assicurativo che gestirà le polizze;
- Variazione di 1100,00 euro per scuolabus;
- Canone di assistenza per software ragioneria e segreteria parte a carico dell’Unione e parte a carico dei Comuni.
La votazione ha visto l’unanimità.
Per quanto riguarda la rappresentanza delle minoranze e la questione di Mandello saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio (si prevede una variazione di Statuto per quel che riguarda Mandello; per le minoranze ho ricevuto una lettera dal sindaco, dove cerca di smontare la nostra richiesta con motivazioni poco convincenti. Abbiamo preparato una risposta che è stata pubblicata).