sabato 17 agosto 2013

PALESTRA OFFRESI GRATIS... e paghiamo per riaverla!


AAA SOCI PER COSTITUIRE IMPRESA DI COSTRUZIONI CERCANSI
Provate a leggere la delibera n. 33 della Giunta di carpignano dal titolo: AFFIDAMENTO DI APPALTO DI LAVORI FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA OPERAZIONE DI PUBLIC PRIVATE PARTNERSCHIP... (sì partneship scitto proprio così) a questo link http://www.comune.carpignanosesia.no.it/ComAlboPretorioCat.asp?Id=1. Sembrerebbe un ottimo affare! Riepilogando: 1) il Comune cede il diritto di proprietà della palestra per 26 anni ed è disposto a pagare fino a 160.000,00 euro tra 20 anni o 26 per riaverlo. 2) L'impresa fa lavori per un importo stimato in 320.000,00 per trasformare la palestra in sala polivalente. 3) di questi 320.000,00 150.000 vengono donati dalla Fondazione Ds (ex PCI); quindi l'investimento netto è di soli 170.000,00. 4) Il Comune paga 24.200,00 euro l'anno per 20 anni per poter utilizzare la palestra che non è più sua perchè l'ha regalata; in totale paga 508.000,00 euro. 5) alla fine è disposto a versarne fino ad altri 160.000, per riavere la sua palestra-sala polivalente. In totale fa 668.000,00
Per riassumere: investimento 170.000,00 per il quale il Cpmune ne sborsa 668.000,00. Mi sembra un buon affare per l'azienda che si aggiudica l'appalto; non certo per il Comune che spende quasi 4volte  quello che dovrebbe spendere.
Chissà chi si aggiudicherà l'appalto. Partecipiamo?
A questo link trovate tutti i particolari. http://www.comune.carpignanosesia.no.it/ComAppalti.asp
Leggere per credere!

giovedì 25 aprile 2013

30 APRILE 2013: CONSIGLIO COMUNALE

IMPORTANTE CONSIGLIO COMUNALE.
Ascoltiamo che cosa intende il sindaco quando dice "Considerato che è volontà di questa amministrazione cogliere ogni opportunità pur di fornire adesione alla disponibilità pervenuta dalla Fondazione Novarese
dei Democratici di Sinistra...per effettuare un intervento di recupero della palestra scolastica, ristrutturandola e convertendola ad un uso più ampio rispetto alla destinazione prettamente di attività sportiva, estendendola a finalità culturali e sociali...Rilevato che per il Comune permangono in ogni caso ostacoli non facilmente superabili per la realizzazione dell’intervento con le procedure ordinarie, conseguenti al rispetto del patto di stabilità, delle limitazioni all’accesso al credito e la mancanza di fondi propri per garantire la copertura della intera spesa..."
TEMIAMO CHE QUESTE PROCEDURE NON ORDINARIE NASCONDANO QUALCOSA DI NON MOLTO CHIARO PER I CITTADINI. CONOSCIAMO GIA' LA LORO "CREATIVITA'"!
PARTECIPATE!


venerdì 12 aprile 2013

DA FREENOVARA.IT

Fondi per bonificare le scuole dall’amianto


Torino - “Si conferma la grande attenzione dimostrata dalla Regione sino ad oggi nei confronti dell’ammodernamento e della messa in sicurezza del sistema scolastico piemontese, e si compie un nuovo importante passo avanti. L’obiettivo è quello di giungere all’eliminazione totale dell’eternit nelle nostre scuole, magari avendo anche una riqualificazione energetica degli edifici, che permetterà ai nostri ragazzi di frequentare locali sicuri, moderni e anche meno impattanti per l’ambiente”. Lo ha dichiarato il vice presidente del Gruppo regionale della Lega Nord Michele Marinello, che guida la Commissione che si occupa di edilizia scolastica, commentando l’avvio del bando da 2,26 milioni di euro lanciato dalla Regione e indirizzato a interventi volti a eliminare l’amianto nelle scuole di proprietà pubblica (infanzia, primaria, secondarie di I e II grado).
“La sicurezza delle scuole è sempre stata una nostra priorità, sin dal nostro insediamento – ha aggiunto Marinello –. Alla fine dello scorso novembre, in una seduta congiunta delle commissioni terza e quinta, che si occupava del piano d’azione per l’energia in Piemonte, la Lega Nord aveva fatto specifica richiesta di indirizzare maggiori fondi per la bonifica dall’amianto nelle scuole . Sono molto contento che questa nostra richiesta si sia tramutata in realtà e che oggi questa Regione, nelle mille difficoltà economiche che viviamo, continui a imporsi con scelte razionali, concrete e davvero utili ai cittadini. Ringrazio la giunta per la sensibilità dimostrata al problema”.
Breve riassunto del bando: lo stanziamento di 2,26 milioni investe tre Assessorati, Istruzione, Ambiente ed Energia: per ogni intervento è prevista la copertura al 100% dei costi di smaltimento dell’amianto e fino a 75mila euro per le opere di ripristino. Un bonus aggiuntivo (fino a 50mila euro) è previsto per gli interventi che, oltre alla bonifica e smaltimento dell’amianto, prevedano anche un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio scolastico.
La scadenza del bando è fissata per il 6 giugno 2013.
Per scaricare la documentazione: http://www.regione.piemonte.it/istruz/edsco/index.htm
Le domande possono essere presentate a partire dal 29 aprile.

lunedì 8 aprile 2013

Amianto, da Regione oltre 2,2 mln a scuole per bonifica edifici

Torino, 8 apr. - (Adnkronos) - La Regione Piemonte ha lanciato un bando per interventi volti a eliminare la presenza di amianto nelle scuole di proprieta' pubblica. Possono accedere ai contributi le Province e i Comuni, proprietari di edifici regolarmente censiti e iscritti all'Anagrafe Edilizia Scolastica entro il 21 aprile 2013. Lo stanziamento e' di 2.260.000 euro, investiti da tre assessorati, Istruzione, Ambiente ed Energia: per ogni intervento e' prevista la copertura al 100% dei costi di smaltimento dell'amianto e fino a 75mila euro per le opere di ripristino. Un bonus aggiuntivo (fino a 50mila euro) e' previsto per gli interventi che, oltre alla bonifica e smaltimento dell'amianto, prevedano anche un miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio scolastico.
''Dopo il Piano da 50 milioni di euro, varato nei mesi scorsi, con l'obiettivo di mettere in sicurezza le nostre scuole a livello strutturale - commenta il presidente della Regione, Roberto Cota - con questo nuovo bando interveniamo su un altro aspetto particolarmente delicato. Pur nelle difficolta' economiche che la Regione sta affrontando, l'attenzione continua a essere forte e rendere le nostre scuole sicure rimane una priorita'''
''In Piemonte l'80% degli edifici scolastici e' stato costruito prima del 1976, quindi, e' indispensabile intervenire, non solo sulla messa in sicurezza strutturale, ma anche per la bonifica dai materiali pericolosi per la salute, come l'amianto - commentano gli assessori regionali all'Istruzione, Alberto Cirio, all'Ambiente, Roberto Ravello, e all'Energia, Agostino Ghiglia - questo bando ci consente, allo stesso tempo, di migliorare gli standard energetici delle nostre scuole, in linea con quanto previsto dalla legge e con l'attenzione che il nostro territorio ha per la tutela ambientale''.
08 aprile 2013

mercoledì 3 aprile 2013

AL 31 MARZO 2013


20.821 visite - 44.500 pagine visitate. Questi i numeri del Sottoscala.
Non male per un paese di 2.500 anime!

domenica 10 febbraio 2013

7 FEBBRAIO 2013: INCONTRO CON I CANDIDATI IN PARLAMENTO

Fabrizio Barini, candidato Pd alla Camera, parlando della procedura per il pozzo Carpignano Sesia 1:

"Il sindaco di Carpignano, responsabile della salute dei cittadini, se ne è dimenticato, altrimenti non saremmo a questo punto".

sabato 17 novembre 2012

TRIBUNA NOVARESE DEL 16/11/2012


A PAGARE SIAMO SEMPRE NOI

Non siamo un comune virtuoso. La Corte dei Conti ci ha inseriti tra i 9 comuni della Regione Piemonte che non hanno mantenuto i bilanci in ordine.
Perché?
Perché la spesa per il personale del Comune di Carpignano Sesia è superiore a quella del 2004 contro le disposizioni di legge che ci obbligavano a risparmiare.
Come si giustificano i nostri amministratori?
Dicendo che tale aumento si è verificato a causa della nostra adesione all’Unione Bassa Sesia.
 Ma l’Unione non doveva farci risparmiare?
Infatti la Corte dei Conti non vuole sentire ragioni e invita l’Ente a “porre in essere idonei correttivi per ricondurre le spese del personale entro i termini stabiliti”. La Corte dei Conti inoltre invita l’Amministrazione a comunicare al Consiglio quanto è stato deliberato, ma fino ad oggi questo non si è verificato.
Eppure la sentenza è del 18 aprile 2012 e da allora si sono svolti ben 6 Consigli Comunali. .
Non vorremmo trovare sempre cose che non vanno nell’Amministrazione del nostro Comune, ma purtroppo occorre dirlo: non ne fanno una giusta.
Facciamo due esempi.
 
Nel 2003 il nostro Comune riceve dalla Regione dei fondi per la realizzazione di piste ciclabili e ovviamente, l’Amministrazione adatta le risorse ad altre esigenze; visto che servivano dei marciapiedi in via Torino (e piuttosto che di marciapiedi era meglio parlare di banchine) ecco che si utilizzano i fondi per realizzare un ibrido che sta tra il marciapiedi e la pista di ciclo cross.
 Se vi siete avventurati in bicicletta fino alla rotonda, percorrendo la cosiddetta pista ciclabile, sarete arrivati con il mal di testa per il continuo sali-scendi a cui siete stati sottoposti.
Ora pare che a causa del passaggio dei camions sulla pista (come può un camion passare sul marciapiedi nel senso della lunghezza?) si sono verificati dei cedimenti e quindi dovranno essere spesi 13.500,00 euro per la loro sistemazione; di questi: 5.000,00 saranno pagati dalla ditta che li ha realizzati e 8.500,00 dal Comune.
Intanto ci chiediamo: se l’intervento è stato eseguito come da progetto perché deve pagare la ditta che lo ha fatto nel modo stabilito? Se invece il capitolato prevedeva l’uso di altri materiali la colpa è della ditta ma anche di chi non ha sorvegliato i lavori durante la loro realizzazione.
Nell'uno e nell'altro caso non è il Comune (e quindi noi) che deve pagare, come invece vogliono fare i nostri amministratori.
Non riusciamo mai a capire perché in tutti gli interventi comunali ci sia sempre qualcosa che non quadra e comunque sono sempre i cittadini che, attraverso le imposte, devono porre rimedio agli sbagli altrui: sarebbe ora che pagassero coloro che lo sbaglio lo hanno fatto.
 
Ultimo ma non ultimo è il servizio di erogazione di acqua microfiltrata, ottenuto dal Comune con una convenzione con la ditta Botany di Biella.
Questo dovrebbe essere un servizio a bassissimo costo; peccato che il cittadino andrà a pagare quest’acqua due volte: una con la tessera annua di 10€ (e il costo per litro), l’altra la pagherà il Comune con i nostri soldi. Anche altri comuni si sono dotati di questo servizio.
Facciamo un confronto:
CARPIGNANO
1. Incarico diretto senza gara d’appalto
2. Presenza di tessere prepagate (10 euro)
3. Costo acqua: paga Comune Costo energia: paga Comune
4. Controllo periodico: paga Comune
5. Manutenzione area esterna: paga Comune
6. Incasso vendita acqua: tutto alla Ditta erogatrice
7. Convenzione 10 anni senza possibilità di risoluzione da parte del Comune.
ALTRI COMUNI
1. Selezionate diverse candidature
2. Nessuna tessera
3. Paga la Ditta erogatrice
4. Paga la Ditta erogatrice
5. Paga la Ditta erogatrice
6. Paga la Ditta erogatrice .Una piccola percentuale spesso va al Comune
7. Convenzione di 6 anni con facoltà di risoluzione da parte del Comune, senza onere a carico del Comune stesso.
Come al solito, benché meritevole come intervento, sembra si faccia di tutto per trovare le soluzioni più onerose per i cittadini carpignanesi.
Così non saremo mai tra i Comuni virtuosi. Chissà quando ci cancelleranno dalla lista nera?


martedì 30 ottobre 2012

MARIA RITA D'ORSOGNA SCRIVE AL MINISTRO PASSERA



LETTERA AL MINISTRO PASSERA
Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice italiana emigrata in California, ha scritto al Ministro Passera
Caro signor Passera,
stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l’Italia petrolizzata.
Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni ’60 per aggiustare l’Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro.
Invece qui sono pianti amari, perche’ non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa.
Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.
Lei non e’ stato eletto da nessuno e non puo’ pensare di “risanare” l’Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo.
Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall’Algeria, corridoio Sud dell’Adriatico,
4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.
E la gente dove deve andare a vivere di grazia? Ci dica.
Dove e cosa vuole bucare? Ci dica.
I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d’Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria?
I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell’Emilia?
Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti?
Ci dica.

Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l’esplosione di tumori come all’Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte?
Vorrei tanto sapere dove vive lei.
Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche’ la sua regione – quella che ci dara’ questo 20% della produzione nazionale – e’ la piu’ povera d’Italia.
Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c’e’. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa’, amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere.
Lo so che e’ facile far cassa sull’ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verra’ domani, non oggi.
I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l’Italia e’ corrotta. E’ facile, lo so.
Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente.
Non e’ etico, non e’ morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente,
dopo averli lasciati in mutande perche’ non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell’Italia.

E no, non e’ possibile trivellare in rispetto dell’ambiente. Non e’ successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.
Ma non vede cosa succede a Taranto? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia – all’italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l’idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita’ – la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine?
E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale?
E lei pensa che questo e’ il futuro?
Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella.

Qui il limite trivelle e’ di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro “giornalista” Luca Iezzi.
Ed e’ dal 1969 che non ce le mettiamo piu’ le trivelle in mare perche’ non e’ questo il futuro.
Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla,
e una miriade di startup che tappezzano tutta la California.
Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.
Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera’ nell’industria verde,
si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l’uso degli incentivi.
Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell’ambiente e’?
E gli italiani cosa faranno?
Non lo so.
So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook
che chiunque seguira’ questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l’Italia sia una landa desolata
si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.

mercoledì 5 settembre 2012

Lettera del Presidente Vendola circa le prospezioni

Pubblichiamo la lettera, che il Presidente Vendola ha inviato ai Segretari di Partito Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, Antonio Di Pietro e Gianfranco Fini, riguardante le possibili prospezioni alla ricerca di idrocarburi nel mare di Puglia.

Gentili Onorevoli,
mi rivolgo a voi a nome di tutti i pugliesi, per esprimervi un desiderio che è comune a tutte le forze politiche e a tutti i cittadini della mia regione: noi non vogliamo che il nostro mare venga oltraggiato dalla presenza opaca e inquinante di interessi legati alle lobbies del petrolio, noi non vogliamo né oggi le prospezioni geofisiche sui fondali adriatici né domani le trivelle con il loro impatto devastante. Le Isole Tremiti sono una gemma del nostro Mediterraneo, il mare è la nostra principale ricchezza, la biodiversità è il nostro petrolio intelligente e pulito, il turismo e la pesca sono tra le nostre più importanti vocazioni. Chiedo a voi, per la responsabilità che vi compete, di assecondare una iniziativa parlamentare che inibisca e fermi la catena delle autorizzazioni alla ricerca di un greggio che noi non desideriamo e che consideriamo una minaccia. Siamo la regione che contribuisce in maniera più cospicua al sostentamento energetico dell’intero sistema Paese, siamo diventati i primi produttori nazionali di energia da fonte rinnovabili: e quindi la Puglia non è la regione dei “no” ideologici e preconcetti. Ma il petrolio proprio no, è una tentazione volgare di chi pensa che la natura sia solo una immensa discarica o una miniera da cui estrarre ricchezza con svagata irresponsabilità. Occorre che questo nostro desiderio, in cui si riconosce l’intera società pugliese, e che è scientificamente ed economicamente fondato e argomentato, possa varcare la soglia della massima assemblea legislativa. Noi non siamo affetti dalla sindrome del “non nel mio giardino”: vorremmo semplicemente trasferire alle future generazioni l’azzurro e il verde del nostro mare, la straordinaria ricchezza dei nostri eco-sistemi, l’incanto di un’isola che oggi è un’oasi di pace e ci chiede solo rispetto e amore”.

Nichi Vendola